Enophtalmos nel gatto e Exophtalmos nel cane © Daniele Santillo
Tenuto conto che l’orbita occupa uno spazio relativamente ristretto, tutte le alterazioni delle strutture presenti all’interno di essa possono avere un effetto sull’intero contenuto. L’aumento di volume causato da lesioni occupanti spazio può portare allo spostamento dell’occhio in avanti all’interno dell’orbita.
Dal punto di vista clinico questo evento viene chiamato esoftalmo, spesso con la protrusione della terza palpebra. Le condizioni più comuni dell’orbita che possono causare esoftalmo includono ascessi retrobulbari, cisti, neoplasie e miosite dei muscoli adiacenti. Al contrario, se il volume del contenuto orbitale si riduce, l’occhio può spostarsi indietro all’interno dell’orbita, presentandosi come enoftalmo.